L’armadio è l’elemento di arredamento più voluminoso tra tutti quelli installati nelle nostre case. La sua funzione primaria è contenere, o custodire da qui la più corretta definizione italiana “guardaroba”, le nostre cose. Dall’ inizio del secolo scorso ad oggi il suo volume contenitivo si è moltiplicato varie volte. Ricordo quello di mia nonna, costruito dalle sapienti mani del nonno, tutto in noce massello: una grande anta a specchio, sovrastata da una splendida cimasa, con cassetto sottostante e due piedi a cipolla davanti più alti di quelli quadri dietro. Ciò per far sì che l’armadio restasse in posizione inclinata verso la parete dove veniva appoggiato e all’apertura dell’anta, grande e pesante, non si ribaltasse. Questo “stratagemma” creava però un piccolo inconveniente. L’avventore, servendosi dell’armadio, doveva col suo corpo trattenere l’anta aperta. Nonostante il suddetto incoveniente, questo bell’armadio ha svolto la sua funzione ancora per parecchi anni nell’ingresso del nostro appartamento, fino a quando, per oggettivi bisogni di spazio, ha dovuto far posto ad un pronipote, più funzionale e capiente. Ma torniamo alla nostra analisi, anche se questa vicenda, piuttosto comune direi, sia assolutamente coerente col tema che stiamo affrontando.
All’inizio abbiamo sottolineato la funzione fondamentale di questo elemento e oggi più che mai, per svogerla efficacemente, l’armadio deve possedere una grande dote: la capacità, in termini fisici; la capienza, in quelli pratici. Orbene per soddisfare queste doti occorre che l’armadio sia di grande volume. Ma come coniugare estetica e funzione di un elemento di grande volume, soprattutto in una camera piccola? La conclusione è semplice: occultando il suo stessto volume ed ottenendo il cosiddetto armadio a muro.
Infatti, nelle esposizioni di mobili, negli stands delle fiere , nei vari show room, belli o brutti che siano, gli armadi, sono perfettamente incastonati in pareti e soffitti fittizi, offrendo così la loro miglior immagine. Si noti bene: difficile vedere un fianco di 60 cm. e più della sua profondità, difficile vedere che la sua altezza non collimi quasi perfettamente col soffitto ed altrettanto difficile o addirittura impossibile vedere ante di varie misure in larghezza. Peccato che nella vostra stanza non sarà così.
– Ma io lo voglio così.- dite voi
– Bene- risponde il mobiliere, – in tal caso le mettiamo delle fasce di tamponamento che costeranno X, oppure le mandiamo un gessista che le installa delle fasce in cartongesso, che le costeranno Y, oppure, se proprio vuole, tra qualche mese, le consegnamo un bell’armadio a muro, su misura, fatto apposta per lei dal nostro esperto falegname, che le costerà: A (come armadio) + P (come progetto) +R (come rilevamento delle misure) + I (come imprevisti), per un totale di……..000,00 euro. Mettete voi una cifra sui puntini.
A domani.