E’ accaduto un miracolo. Fino a ieri PSE3 era esaurito e depresso, poi, durante la notte, lasciato solo nello studio-laboratorio di marcaclacsistema, dev’essersi scatenato in lui qualcosa di imponderabile. Me l’ha confermato anche la vicina che vive un piano più su.
“Scusa Sergio, ma stanotte non sono riuscita a chiudere occhio. Dal tuo studio provenivano strani rumori. Non so come dirtelo”- evidenti segni di imbarazzo compaiono sul suo volto, e continuando -“…un ansimare, …un gemere alternato ad accensione e spegnimento delle tue macchine. E ti assicuro che è durata un pò. Poi al gran trambusto è subentrato un profondo silenzio… un senso di pace, come se qualcosa, finalmente, si fosse realizzato, compiuto.”
Chi lo avrebbe immaginato, che un profilo estruso in alluminio, all’anagre “PSE3”, trasformatosi in essere ermafrodito, in una notte, trasfigurandosi, generi lo scheletro di uno scaffale solido e leggero come una piuma, per un impiego nell’arredamento?
Devo confessare che ho assistito a questo parto inverosimile, anzi, che senza il mio supporto ostetrico, avremmo rischiato di perdere entrambi. “La fortuna aiuta gli audaci”, si dice.
Ma eccola:” Leggera”. Con un pò di polvere, qualche scheggia di legno, qualche truciolo d’alluminio, posata con amore sopra uno splendido Verneh caucasico, in attesa del suo primo bagnetto.
Nonostante le sue poche ore di vita, sta già ben salda ed eretta sulle sue gambe. Il suo sviluppo sarà curato da me personalmente, anche nelle difficili fasi adolescenziali. E fin d’ora posso garantire che avremo uno scaffale per tanti usi e tanti gusti di sana e robusta costituzione.
